Come già accennato nel mio post precedente, questa volta non c’é un dolcino, ma vi porto a spasso 🙂 Armatevi di scarpe comode perché sarà un post un po’ lungo (ma non troppo), come i km percorsi in questa bellissima città. Ma facciamo finta che vi abbia invitati tutti per guardare insieme le foto dell’ultimo viaggio a Philadelphia, magari con una tazza di tè o un bicchiere di vino, due patatine e dell’ottima musica come sottofondo che arriva da una soundbar di Panasonic.
E come ottima musica intendo in primis Eye of the Tiger a tutto volume, cosa credete! Alla fine ci troviamo nella città di Rocky Balboa 😀 A parte gli scherzi, Philadelphia si porta alle spalle un sacco di storia, tra rivoluzione americana e dichiarazione d’indipendenza, che si respira nella parte vecchia della città. Questo fino a quando si viene catapultati in mezzo a grattacieli e palazzi moderni in centro, dove il City Hall, il municipio costruito a fine 1800, si sposa perfettamente con gli edifici circostanti nonostante la palese diversità degli stili architettonici.
Vi voglio parlare di Philadelphia così, con gli occhi di una camminatrice che vuole respirare la città. Niente musei, niente attrazioni (se non una, di cui vi parlerò poco più sotto): alla fine ero a Philadelphia per lavoro, quindi il tempo per visitare musei etc. era pressoché inesistente, ma una volta uscita dal Convention Center ecco che si macinavano i km a piedi (e si collezionavano vesciche ;)).
A pochi passi si trova appunto il City Hall, con una piazza deliziosa con fontane dove, nelle giornate afose, i bambini impazziscono. Proprio lì vicino si trova anche uno dei simboli piú famosi della città, la LOVE Statue. La gente fa la coda per un po’ di amore 🙂 D’altra parte, Philadelphia è la “City of Brotherly Love” – così nominata dal suo fondatore William Penn, anche se, si dice, oggi lo si intende in modo un po’ sarcastico perché a Philly hanno tutti modi di fare un po’ bruschi e hanno un accento particolare che comunica proprio questo modo di essere. Io vi dico però che abbiamo sempre trovato persone gentili e disponibili 😀
Proseguendo dopo la LOVE Statue, un lungo viale con tutte le bandiere del mondo vi porterà al Philadelphia Museum of Art. Ma non avevo detto niente musei?? Sìììììì, è vero – ma il Philadelphia Museum of Art corrisponde alle scale di Rocky! (Foto qui sotto al centro) – ammetto che sono partita poco informata e che ci sono passata davanti una prima volta e ho pensato NO, NON SONO LORO – e alla fine sono dovuta tornare per salirle di corsa come Rocky comanda.
E quando ci si impegna in questa corsa della vita (vi dico la verità, me le immaginavo più ripide ‘ste scale), vi accorgerete che non sarete i soli: che ci sarà gente con GoPro e colonna sonora di Rocky in sottofondo che si fa video, gente che fa la scala di corsa come routine quotidiana, gente in infradito, corridori improvvisati. Tutti che corrono su dalle scale e concludono la loro corsa con le braccia in aria 😀
E ora torniamo indietro, sempre in centro, ma un po’ più in là. Come do indicazioni precise io non le dá nessuno! Ma vabbé, andiamo a Chinatown <3 Un quartiere sempre in movimento dove potete trovare i dim sum più buoni della città, bakeries dove abbuffarvi di sesame balls e tante insegne da guardare e di cui innamorarvi. Tutto rigorosamente scritto in cinese, terribilmente autentico che sembra veramente di essere stati catapultati in Cina in tempo zero. Locali assolutamente da non perdere: Dim Sum Garden e ShangHai 1.
Fortuna vuole che da fine maggio a fine giugno ci sia anche il Festival delle Lanterne Cinesi in Franklin Square, tappa direi quasi obbligatoria. Le lanterne sono costruite da artigiani cinesi e, una volta tramontato il sole, sono lì pronte a farvi sognare con le loro diverse forme e colori. Tutte bellissime, ma inutile dirvi che il drago ruba letteralmente lo spettacolo!
La parte vecchia della città, Old City appunto, é la parte che ho girato di più perchè proprio vicino alla zona in cui alloggiavo (Penn’s Landing, in riva al fiume). Tanti angolini deliziosi, ristoranti, negozietti, tutto molto hipster, ma tutto molto fotogenico e interessante da guardare. Murales che non sono solo scarabocchi sui muri, ma vere e proprie opere d’arte. Boutique di designer locali, niente chain stores se non un qualche Starbucks. Il tipo di quartiere che adoro <3
Consiglio mangereccio: Fish & Chips al The Olde Bar, veramente ottimo!
Ah, e cosa si mangia di tipico a Philadelphia? La Cheesesteak 😮 Sono pessima, ma non sono riuscita a convincermi a mangiarla. Proprio non mi ispirava. Ho mangiato (me la sono divorata in realtá) peró la versione vegan da Wizkid e sono stata moooooooolto soddisfatta 🙂
Ok, ok era una passeggiata “veloce”, ma vi assicuro che di KM ne abbiamo coperti tanti. Tanti quartieri non sono riuscita a visitarli (tipo Fishtown o Italian Market, dove dicono che si siano i tacos piú buoni della cittá :D), ma me lo riprometto per la prossima volta. Di Philadelphia non avevo aspettative, né in positivo né in negativo, ma sono rimasta piacevolmente sorpresa dall’aria che si respira nella cittá. Una cittá viva, dinamica, dove edifici storici e moderni si sposano perfettamente, dove c’é sempre qualcosa da fare o da vedere. Per questo vi consiglio, se avete poco tempo a disposizione, girate a piedi. Visitate meno attrazioni, viaggiate meno con i mezzi, ma annusate, guardate, scrutate, toccate, osservate.
Vivete la cittá, che sia Philadelphia o il paesetto dietro l’angolo, c’é sempre un mondo tutto nuovo da scoprire 🙂