Strano ma vero, i rabattoni o rabaton sul blog non li avevo ancora! Sacrilegio! Mi faccio perdonare però, perchè questa volta, la prima volta in assoluto sul blog, vi propongo anche il passo passo con le mani di una guest star d’eccezione, niente poco di meno che della mia madre!
Un paio di giorni prima di tornare a casa per le feste di Natale, mamma e papà mi hanno fatto vedere su Skype un bel mazzo di bietole verdissime chiedendomi di indovinare per cosa fossero, ovvio che lo sapevo 😉 Loro però avevano pensato di farceli trovare pronti una volta arrivati la sera dopo la traversata del nord Italia– GIAMMAI!
Mi dovete aspettare e farli di giorno così facciamo le foto per il blog! E così fu che il giorno dopo spedimmo uomini e bimbi in giardino e ci mettemmo a rabattare….eh sì, perchè il nome rabattoni deriva proprio dall’azione di formare questa specie di gnocchi tipici di Litta Parodi (gli originali!) e protagonista della Sagra del Rabaton e del salamino di vacca che si svolge ogni anno il primo weekend di Settembre dal 1981. La leggenda narra anche che io da piccola odiassi il formaggio e quindi i rabattoni non fossero proprio il mio piatto preferito. Ora alcuni formaggi li amo, alcuni li tollero, altri li odio proprio a morte ma nonostante ció ho imparato ad amare i rabattoni e quindi non potevo *prima o poi* non proporvi la ricetta!
Vi avverto che potreste avere l’impressione che questa ricetta non sia precisa al 100%, ammetto che avrei dovuto controllare la bilancia più spesso e scrivere ogni singolo grammo di ogni singolo ingrediente come faccio di solito. Invece mi sono lasciata trasportare dalla bellezza di tramandare ricette e tradizioni da madre a figlia, l’imparare non le misure giuste ma a riconoscere la consistenza giusta dell’impasto. D’altra parte così mia mamma ha imparato a fare i rabattoni dalla mamma del mio papà <3
E proprio con questo spirito di condivisione tra mamme di ogni età e luogo ho deciso di proporvi questa ricetta per festeggiare il quarto compleanno della bellissima community INSTAMAMME!
Rabaton
Print RecipeIngredients
- 1 kg di bietole
- 500 g ricotta fresca
- 250 g formaggio grana gratuggiato
- 200 g pane secco
- 1 uovo
- Farina q.b.
- Sale q.b.
- Burro per la teglia
- Grana per gratinare i rabattoni
Instructions
Lavate bene le bietole ed eliminate le parti bianche (gambi).
Fatele cuocere in acqua bollente fino a quando saranno morbide.
Scolatele e spremetele bene per eliminare l'acqua in eccesso, fatele raffreddare e frullatele.
Gratuggiate il pane secco e mettetelo da parte.
In una ciotola capiente unite le bietole frullate, la ricotta e l'uovo.
Mescolate bene fino ad ottenere un impasto omogeneo.
Aggiungete il pane grattuggiato poco alla volta fino a quando l'impasto sará compatto (noi ne abbiamo usato circa 120-150 g in tutto).
Aggiungete circa 1 cucchiaio di farina e mescolate bene.
Ora dovete fare il test della pallina, se con l'impasto ottenuto riuscite a formare una pallina che mantiene la forma allora é della consistenza giusta.
In caso contrario aggiungete ancora un po' di pane grattuggiato.
Ora si comincia a rabattare!
Preparate una spianatoia e infarinatela.
Con circa un cucchiaio di impasto formate una pallina che andrete a rabattare sulla spianatoia (vedi foto nel passo). Mettete il rabattone su un piatto leggermente infarinato.
Continuate il procedimento fino a quando avrete esaurito l'impasto.
A questo punto portate abbondante acqua ad ebollizione in una pentola.
Fate cuocere i rabattoni fino a quando galleggeranno in superficie, una volta estratti dall'acqua metteteli in una teglia che avrete precendemente imburrato.
Cospargeteli con ancora un po' di grana e fateli gratinare in forno a 200 gradi C fino a quando avranno una bella crosticina dorata (se necessario usate verso fine gratinatura la funzione grill del forno).
Serviteli e gustateli caldi 🙂
I rabaton che si mangiano alla sagra non sono gratinati ma semplicemente cotti in acqua bollente. La porzione a persona é di 7 rabattoni, non uno di piú non uno di meno. A casa nostra peró si sgarra quasi puntualmente 😉 E quelli che vedete nelle foto sono solo una minima parte di quelli che abbiamo prodotto!
Se rifate una ricetta dal mio blog scattate una foto, usate l’hashtag #marziafinedining e potrete essere ripostati sulla mia gallery!