Che c’ho la fissa per piatti medio orientali direi che ormai l’hanno capito tutti credo, no? Ormai sono un paio di post che non propongo ricette “esotiche” e direi che è quasi ora di rimediare 😀
Penso di avervi già parlato del libro Cook for Syria in un paio di post (tipo qui e qui) e proprio grazie a questo libro ho scoperto Itab Azzam e Dina Mousawi, di cui ho prontamente rifatto le due ricette a cui vi ho rimandato poco sopra. Facilissime e deliziose! E proprio così ho anche scoperto che le due autrici stavano lavorando a un libro che sarebbe uscito a maggio e non ho esitato un secondo, l’ho preordinato all’istante.
Ed eccolo arrivare nella mia cassetta della posta a metà maggio e appena apro il pacchetto è subito magia. Syria – Recipes from Home è un gioiello vero e proprio che ti porta direttamente a casa della gente. Niente fronzoli o abbellimenti fasulli, giá dalle prime pagine si viene catapultati direttamente in una qualche cucina di Damasco o Aleppo a seguito di un invito improvvisato che diventa subito festa. Basta sfogliarlo un pochino per percepire subito l’autenticità delle ricette e rimanere incantati dalle foto e dalle spiegazioni sui vari piatti e sulle loro origini. Pagina dopo pagina sono subito arrivata al punto di voler chiedere una settimana di ferie solo per cucinare ogni singola ricetta del libro 😀 La semplicità delle ricette regna sovrana, si rimane quasi spaesati dalla facilità dei procedimenti. Il risultato finale però è ancora di più sorprendente. Molte le ricette vegetariane e anche vegane nate proprio così, senza ingredienti animali, valorizzando al massimo tutti gli ingredienti, che siano verdure, spezie o pane raffermo.
Elemento importantissimo nel libro sono anche le donne che hanno contribuito alla collezione di ricette: donne scappate alla guerra che hanno vissuto esperienze drammatiche e che raccontano la loro storia anche attraverso il cibo. Storie toccanti che mi aprono ancora di più gli occhi su quello che gli studenti rifugiati con cui ho a che fare ogni giorno hanno (forse, ma molto probabilmente) passato di cui non si osa mai chiedere.
Nothing unites and inspires Syrians as much as food. Even now, in possibly the country’s darkest hour, Syrian families in tiny flats from Beirut to Berlin are searching out the best tomatoes, lemons, pomegranates and parsley to recreate the taste of home.
Ho già provato svariate ricette dal libro e sono una meglio dell’altra – proprio non sapevo quale proporre qui per il blog 🙂 Alla fine è successo così che fosse una ricetta dolce e pure vegan! Queste “palline” o tartufini alle carote, chiamatele come volete, mi hanno colpita subito e ve lo ripeto, sono di una facilità disarmante. Non richiedono ingredienti troppo esotici, quindi non ci sono scuse 😉 Io ho modificato leggermente gli ingredienti, ma niente di drastico!
Tartifini di carote e nocciole
Print RecipeIngredients
- 3 carote di media grandezza, tagliate a dadini
- 6 cucchiai di sciroppo di zucchero*
- 35 g nocciole, tagliate grossolanamente
- 10 g cocco + altro cocco per coprire i tartufini
- 1/2 cucchiaino di cannella
- Per lo sciroppo di zucchero:
- 100 g zucchero
- 100 ml acqua
- qualche goccia di succo di limone
Instructions
Fate cuocere le carote in acqua bollente fino a quando saranno morbide.
Fatele scolare bene e schiacciatele grossolanamente con una forchetta o con uno schiacciapatate.
Per preparare lo sciroppo di zuccher mettete tutti gli ingredienti in un pentolino, portate ad ebollizione. Abbassate la fiamma e fate bollire leggermente fino a quando si sarà addensato. La consistenza giusta è simile a quella del miele, leggermente più liquida.
Aggiungete lo sciroppo di zucchero e fate cuocere in padella a fuoco medio per una decina di minuti.
Togliete da fuoco e aggiungete le nocciole, il cocco e la cannella.
Fate raffreddare e fate 12-15 palline e ricopritele con altro cocco.